Questo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con l’Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York, ha analizzato il rapporto tra traumi cranici e Malattia di Parkinson ad esordio giovanile (al di sotto dei 50 anni).

I traumi cranici, anche se di minore entità ed occorsi in particolare in ambito sportivo, sono emersi come fattore di rischio per la Malattia di Parkinson ad esordio giovanile.
Nei soggetti con Malattia di Parkinson ad esordio giovanile, i meccanismi con cui i traumi cranici favoriscano la malattia non sono ancora chiariti; nei soggetti con esordio più tardivo (superiore ai 50 anni) invece, i traumi cranici possono essere posti in relazione a processi di neurodegenerazione che coinvolgono la proteina tau.
Lo studio dimostra anche che la pratica di sport prolungata nel corso della vita può contribuire a ritardare la comparsa della malattia ad età più tardive.
https://link.springer.com/article/10.1007/s00702-021-02370-8?wt_mc=Internal.Event.1.SEM.ArticleAuthorOnlineFirst&utm_source=ArticleAuthorOnlineFirst&utm_medium=email&utm_content=AA_en_06082018&ArticleAuthorOnlineFirst_20210715
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